Glossario

Altri investimenti: voce che include le partecipazioni in società non consolidate, associate e joint venture, strumenti derivati, crediti verso istituzioni finanziarie e crediti verso clienti, principalmente relativi alle attività bancarie volte da alcune compagnie del Gruppo.

Asset owner: titolare degli investimenti che, in quanto tale, ne sopporta i relativi rischi.

Attività finanziaria: una qualsiasi attività che sia

  • disponibilità liquide;
  • uno strumento rappresentativo di capitale di un’altra entità;
  • un diritto contrattuale: 
    • a ricevere disponibilità liquide o un’altra attività finanziaria da un’altra entità; o 
    • a scambiare attività o passività finanziarie con un’altra entità le condizioni che sono potenzialmente favorevoli all’entità; o 
  • un contratto che sarà o potrà essere estinto tramite strumenti rappresentativi di capitale dell’entità ed è: 
    • un non derivato per cui l’entità è o può essere obbligata a ricevere un numero variabile di strumenti rappresentativi di capitale dell’entità; o 
    • un derivato che sarà o potrà essere regolato con modalità diverse dallo scambio di un importo fisso di disponibilità liquide o un’altra attività finanziaria contro un numero fisso di strumenti rappresentativi di capitale dell’entità. A tal fine, gli strumenti rappresentativi di capitale dell’entità non includono strumenti che siano a loro volta contratti per ricevere o consegnare in futuro strumenti rappresentativi di capitale dell’entità.

Attività finanziarie collegate a contratti unit- e index-linked: attività finanziarie di diversa natura a copertura delle riserve e/o passività relative a contratti di assicurazione o di investimento per il quale il rischio dell’investimento è sopportato dagli assicurati e della gestione dei fondi pensione.

Attrazione dei talenti e sviluppo del capitale umano: in un mercato sempre più competitivo e selettivo, è importante poter contare su risorse preparate e motivate in grado di cogliere le sfide del settore.

Cambiamenti climatici e calamità naturali: il cambiamento climatico è già in atto e le catastrofi naturali sono in aumento, costituendo una minaccia allo sviluppo economico mondiale. In questo scenario, la mitigazione dei rischi climatici e le strategie di adattamento sono fattori chiave a livello globale per rafforzare la resilienza delle comunità.

Cambiamento demografico e sociale: i flussi migratori, le nuove strutture familiari l’affacciarsi delle nuove generazioni e l’invecchiamento della popolazione, dovuto al calo della fertilità e all’allungamento della vita media, presentano impatti rilevanti sui bilanci nazionali (sia nei sistemi previdenziali sia in quelli sanitari) e sulla propensione al risparmio dei cittadini.

Capitali: stock di valore utilizzati come input per il modello di business. Possono essere incrementati, ridotti o trasformati attraverso le attività e gli output dell’organizzazione. Nell’International <IR> Framework i capitali vengono suddivisi nelle seguenti categorie:

  • capitale finanziario: insieme dei fondi che un’organizzazione può utilizzare per produrre beni o fornire servizi, ottenuti tramite forme di finanziamento, quali l’indebitamento, l’equity, i prestiti obbligazionari oppure generati tramite l’attività operativa o dai risultati degli investimenti; 
  • capitale manifatturiero: oggetti fisici fabbricati (in contrapposizione alle risorse fisiche naturali) che un’organizzazione può utilizzare per produrre beni o fornire servizi; 
  • capitale intellettuale: beni immateriali corrispondenti al capitale organizzativo e al valore della conoscenza; 
  • capitale umano: competenze, capacità ed esperienza delle persone e la loro motivazione ad innovare; 
  • capitale sociale e relazionale: istituzioni e relazioni fra o all’interno di comunità, gruppi di stakeholder e altri network, nonché la capacità di condividere informazioni al fine di aumentare il benessere individuale e collettivo; 
  • capitale naturale: tutti i processi e le risorse ambientali, rinnovabili e non rinnovabili, che forniscono beni o servizi per il successo passato, presente e futuro di un’organizzazione.

Clausola di lockup: impone l’indisponibilità delle azioni assegnate in relazione ad alcuni piani d’incentivazione (o una specifica quota) per uno specifico arco temporale come definito da ogni singolo piano. La clausola sancisce l’impegno della società emittente ed eventualmente di alcuni azionisti a non compiere determinate azioni sul capitale della società stessa nel periodo successivo ad un’operazione di offerta pubblica.

Cliente: persona fisica o giuridica che detiene almeno una polizza attiva e paga un premio a Generali oppure un prodotto bancario o un fondo pensione (la polizza/il prodotto può essere con Generali, con altro brand non Generali locale, o in modalità white label).

Coinvolgimento dei dipendenti e promozione di una cultura condivisa: il rafforzamento della motivazione e l’impegno dei dipendenti alla realizzazione degli obiettivi sono importanti per mantenere una visione aziendale 143 unitaria e condivisa. L’attività di dialogo e di ascolto e la condivisione delle informazioni sono momenti fondamentali nel coinvolgimento dei dipendenti.

Contratti di investimento: contratti che hanno forma legale di contratto assicurativo ma siccome non espongono sostanzialmente l’assicuratore a un rischio assicurativo significativo (come ad esempio il rischio mortalità o simili rischi assicurativi) non possono essere classificati come tali. In linea con le definizioni dell’IFRS 4 e dello IAS 39 questi contratti sono contabilizzati come passività finanziarie.

CoR, combined ratio: indicatore di performance tecnica del segmento Danni, calcolato come incidenza dei sinistri e delle spese di gestione assicurativa (spese di acquisizione e spese di amministrazione) sui premi di competenza ossia come somma di loss ratio e expense ratio.

Costo medio ponderato del debito: costo medio annualizzato del debito finanziario tenendo in considerazione le passività al loro valore nominale, in essere alla data chiusura e le relative attività di copertura del rischio tasso e cambio.

Customer T-NPS (Transactional Net Promoter System): approccio NPS per ottenere un sistematico riscontro dai clienti dopo transazioni specifiche (acquisto, gestione del sinistro, ecc.) che vengono selezionate a livello locale. A questi clienti viene inviato un questionario via email per valutare la loro propensione a raccomandare (o no) Generali alle persone a loro più vicine (parenti, amici e colleghi) utilizzando una scala da 0 a 10. Grazie a questo riscontro, la società può identificare i detractor (punteggio da 0 a 6, sono i clienti insoddisfatti), i passive (punteggio da 7 a 8, sono i clienti passivi) e promoter (punteggio da 9 a 10, sono i clienti soddisfatti). Ogni detractor viene sistematicamente richiamato da un dipendente Generali per comprendere il problema e risolverlo (soluzione “veloce”). Quei problemi che invece sono di natura più strutturale e richiedono, per esempio, una revisione dei processi e delle pratiche chiave, o degli investimenti, vengono affrontati e risolti in gruppi di lavoro inter-funzione (miglioramenti strutturali), con l’obiettivo di offrire una customer experience eccezionale.

Data e cyber security: la quantità e la qualità dei dati personali oggi disponibili richiedono diligenza e professionalità nella loro gestione per garantirne la riservatezza. I rischi derivanti dalla gestione informatica dei dati acquisiti e la vulnerabilità dei sistemi nei confronti dei possibili attacchi esterni o interni all’organizzazione impongono di adottare sistemi di prevenzione e di protezione adeguati a garantire la tutela degli stakeholder coinvolti e la continuità del business.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti: disponibilità liquide e investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità (prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti a un irrilevante rischio di variazione del loro valore). Sono inoltre classificati come disponibilità liquide i depositi a breve termine e i fondi di investimento monetari, i quali rientrano nella gestione della liquidità di Gruppo.

Distribution NPS (Net Promoter System): è l’approccio NPS per raccogliere un riscontro diretto da ogni distributore (inclusi broker e banche). L’approccio è simile a quello T-NPS, ma copre il rapporto con ogni distributore nel suo complesso e non riguarda quindi una specifica interazione. Un questionario viene inviato via email. Come per l’approccio T-NPS, i distributori detractor vengono sistematicamente richiamati per capire la causa all’origine dell’insoddisfazione e risolvere il problema (soluzione “veloce”). Quei problemi che invece sono di natura più strutturale e richiedono, per esempio, una revisione dei processi e delle pratiche chiave, o degli investimenti, vengono affrontati e risolti in gruppi di lavoro inter-funzione (miglioramenti strutturali), con l’obiettivo di offrire un’esperienza eccezionale ai nostri distributori.

Distributore: forza vendita relativa alle reti distributive tradizionali (agenti con mandato esclusivo o non esclusivo per promuovere e distribuire i prodotti di Generali e forza vendita dipendente, occupata in modo permanente nelle attività di promozione e distribuzione dei prodotti di Generali).

Diversità, inclusione e pari opportunità: valorizzare le differenze e promuovere l’inclusione, evitando ogni tipo di discriminazione, consentono di creare le migliori condizioni nelle relazioni con tutti gli stakeholder e di promuovere comportamenti mirati ad evitare disuguaglianze.

Durata media: durata residua (vita restante di uno strumento di debito) a scadenza o alla prima data utile per il rimborso anticipato ad opzione del mittente, ove presente, delle passività incluse nel debito finanziario in essere alla data di chiusura, ponderata per il loro valore nominale.

Earning per share: rapporto tra utile netto di Gruppo e numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione.

General account: investimenti da schemi di bilancio (con esclusione delle attività finanziarie collegate a contratti unit- e index-linked e derivanti dalla gestione di fondi pensione) e le disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Sono inoltre incluse alcune passività di natura simile agli investimenti, tra le quali i derivati passivi e i contratti pronti contro termine.

Gestione responsabile del business: politiche, linee guida e procedure che definiscono il sistema interno di regole che garantiscono “accountability” e trasparenza.

Impatti: conseguenze (positive e negative) interne ed esterne sui capitali, generate dalle attività aziendali e dai relativi output.

Innovazione di business per il cliente digitale: la diffusione di internet e della tecnologia mobile sono in continua crescita e stanno cambiando le abitudini di consumo. I cambiamenti di comportamento della clientela nelle fasi di preacquisto, stipula e postvendita della polizza impongono alle compagnie di adottare una strategia di comunicazione multicanale, di implementare sistemi tecnologici in grado di soddisfare le esigenze e di garantire la sicurezza nella gestione dei dati acquisiti.

Investimenti green e sostenibili: investimenti che supportano progetti green e/o sociali, con l’obiettivo esplicito di creare un impatto positivo e contribuire ai Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite.

Investimenti immobiliari: investimenti diretti in immobili posseduti al fine di percepire canoni di locazione o per realizzare obiettivi di apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni, nonché fondi di investimento che sono prevalentemente esposti agli investimenti immobiliari.

Investimenti responsabili e politiche sottoscrittive: in una prospettiva di sviluppo sostenibile, gli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG) negli investimenti e nelle politiche sottoscrittive hanno sempre più rilevanza per il mercato.

London Benchmarking Group (LBG): è uno standard internazionale utilizzato dalle compagnie per il reporting sulle iniziative nella comunità. Il framework su cui si basa prevede la misurazione delle risorse impiegate (input), delle attività svolte (output) e degli impatti generati (impact).

NBM, margine della nuova produzione: indicatore di redditività del nuovo business del segmento Vita che è pari al rapporto NBV/PVNBP.

NBV, valore della nuova produzione: indicatore del valore creato dal “nuovo business” del segmento Vita. Si ottiene attualizzando alla data dell’emissione dei nuovi contratti i corrispondenti utili attesi al netto del costo del capitale (calcolato al netto della quota di pertinenza degli interessi di minoranza). La marginalità su PVNBP è da leggersi come rapporto prospettico tra profitti e premi.

Net operating cash: misura della generazione di cassa della Capogruppo. È il risultato della somma dei dividendi pagati dalle controllate, del risultato netto dell’attività di centralizzazione della riassicurazione di Gruppo, dei costi amministrativi, degli interessi passivi pagati e del saldo netto relativo alle imposte.

Operating earning per share: rapporto tra:

  • risultato operativo totale al netto di interessi sul debito finanziario, tasse e interessi di terzi (come definito nella Nota metodologica sugli indicatori alternativi di performance); e 
  • numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione.

Operating RoE (Return on Equity): indicatore di ritorno sul capitale in termini di risultato operativo di Gruppo. È calcolato tramite il rapporto tra risultato operativo consolidato rettificato e patrimonio netto di Gruppo medio rettificato. Per approfondimenti si rimanda alla Nota metodologica sugli indicatori alternativi di performance nella Relazione Integrata Annuale e Bilancio Consolidato 2018.

Passività finanziaria: una qualsiasi passività che sia:

  • un’obbligazione contrattuale: 
    • a consegnare disponibilità liquide o un’altra attività finanziaria a un’altra entità; o 
    • a scambiare attività o passività finanziarie con un’altra entità alle condizioni che sono potenzialmente sfavorevoli all’entità; o 
  • un contratto che sarà o potrà essere estinto tramite strumenti rappresentativi di capitale dell’entità ed è: 
    • un non derivato per cui l’entità è o può essere obbligata a consegnare un numero variabile di strumenti rappresentativi di capitale dell’entità; o 
    • un derivato che sarà o potrà essere estinto con modalità diverse dallo scambio di un importo fisso di disponibilità liquide o un’altra attività finanziaria contro un numero fisso di strumenti rappresentativi di capitale dell’entità. A tal fine, gli strumenti rappresentativi di capitale dell’entità non includono strumenti che siano a loro volta contratti per ricevere o consegnare in futuro degli strumenti rappresentativi di capitale dell’entità.

Perimetro omogeneo: a parità di area di consolidamento.

Premi diretti lordi: pari ai premi lordi sottoscritti del lavoro diretto.

Premi lordi emessi: pari ai premi lordi sottoscritti del lavoro diretto e del lavoro accettato da terze parti.

Prevenzione della corruzione: in un settore basato sulla fiducia come quello assicurativo, la promozione dell’etica negli affari e la prevenzione della corruzione hanno un ruolo fondamentale nel proteggere la reputazione e la credibilità aziendale, l’efficienza del business e la concorrenza leale.

Prodotti a valenza ambientale:

  • prodotti che mirano a favorire una mobilità sostenibile e a ridotto impatto ambientale, incluse le coperture che premiano il comportamento responsabile alla guida; 
  • prodotti che sostengono l’efficienza energetica degli edifici; 
  • prodotti a copertura dei rischi legati alla produzione di energie rinnovabili; 
  • prodotti specificatamente ideati per fronteggiare i rischi catastrofali o determinati danni ambientali; 
  • prodotti anti-inquinamento.

Prodotti a valenza sociale:

  • prodotti che rispondono a bisogni di categorie specifiche di clienti o eventi particolarmente sfavorevoli della vita, inclusi prodotti dedicati ai giovani, agli anziani, ai disabili, agli immigrati, alle persone che rimangono disoccupate, a copertura dell’invalidità professionale o che in altra misura sostengono e favoriscono l’inclusione sociale; 
  • prodotti che promuovono una società più prospera e stabile con particolare attenzione alle piccole e medie imprese e alle persone impegnate in attività di volontariato; prodotti ad alto contenuto previdenziale o di micro-assicurazione; 
  • prodotti che promuovono uno stile di vita responsabile e salutare, facendo leva sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, sull’importanza della prevenzione sanitaria o su altri comportamenti virtuosi degli assicurati; 
  • prodotti ad integrazione del servizio sanitario pubblico, destinati a fronteggiare i costi delle cure e dell’assistenza nonché la diminuzione di reddito dei clienti al verificarsi di gravi malattie o stati di non autosufficienza.

PVNBP, valore attuale dei premi della nuova produzione: valore attuale atteso dei premi futuri della nuova produzione, considerando i riscatti e altri flussi in uscita, scontati al momento dell’emissione utilizzando i tassi di riferimento.

Qualità della customer experience: nel rapporto con la clientela è fondamentale essere in grado di offrire un’esperienza unica e distintiva, mantenendo e rafforzando la fiducia su cui si basano le fasi della customer experience.

Raccolta netta: indicatore della generazione di flussi di cassa relativi al segmento Vita, pari al valore dei premi incassati al netto dei flussi in uscita di competenza del periodo.

Rapporti con i distributori: i distributori hanno un ruolo chiave nelle fasi di promozione e distribuzione dei prodotti e possono fornire importanti riscontri per lo sviluppo dei prodotti e il miglioramento dei servizi. Sviluppare la relazione con le reti di vendita attraverso il dialogo, la formazione e il coinvolgimento nelle strategie aziendali incrementa la loro soddisfazione e aumenta la fidelizzazione.

Redditività operativa sugli investimenti: indicatore alternativo di performance sia del segmento Vita che del segmento Danni, calcolata come rapporto tra il risultato operativo e gli investimenti medi a valori di bilancio nella configurazione descritta nella Nota metodologica sugli indicatori alternativi di performance.

Regulatory Solvency Ratio: rapporto tra i fondi propri ammissibili e il requisito patrimoniale di solvibilità di Gruppo, entrambi calcolati in linea con la normativa SII. I fondi propri ammissibili sono al netto del dividendo proposto. L’indicatore è da intendersi come preliminare in quanto il Regulatory Solvency Ratio verrà comunicato all’autorità di vigilanza secondo le tempistiche previste dalla normativa Solvency II in materia di reportistica ufficiale.

Relazione integrata: comunicazione sintetica che illustra come la strategia, la governance, le performance e le prospettive di un’organizzazione, nel contesto esterno nel quale essa opera, consentono di creare valore nel breve, medio e lungo termine.

Remunerazione responsabile e incentivi: sistema di remunerazione basato sull’equità interna, sulla competitività, sulla coerenza e sulla meritocrazia, attraverso una diretta connessione tra impegno e riconoscimento del merito, consente di creare valore a lungo termine.

Riserva premi: somma della riserva per frazioni di premio, che comprende gli importi di premi lordi contabilizzati di competenza di esercizi successivi, e della riserva rischi in corso, che si compone degli accantonamenti a copertura degli indennizzi e delle spese che superano la riserva per frazioni di premi.

Riserva sinistri: ammontare complessivo delle somme che, da una prudente valutazione effettuata in base ad elementi obiettivi, risultino necessarie per far fronte al pagamento dei sinistri avvenuti nell’esercizio stesso o in quelli precedenti, e non ancora pagati, nonché alle relative spese di liquidazione. La riserva sinistri è valutata in misura pari al costo ultimo, per tener conto di tutti i futuri oneri prevedibili, sulla base di dati storici e prospettici affidabili e comunque delle caratteristiche specifiche dell’impresa.

Riserva somme da pagare: riserva tecnica, tipica del business Vita, pari all’ammontare complessivo delle somme che risultino necessarie per far fronte al pagamento dei capitali e delle rendite maturati, dei riscatti e dei sinistri da pagare.

Riserve matematiche: importo che deve essere accantonato dalla compagnia assicurativa per far fronte agli obblighi futuri assunti verso gli assicurati.

Riserve tecniche allorché il rischio è sopportato dagli assicurati e derivanti dalla gestione di fondi pensione: la riserva per partecipazione agli utili e ai ristorni comprende gli importi da attribuire agli assicurati o ai beneficiari dei contratti a titolo di partecipazione agli utili tecnici e ai ristorni, purché tali importi non siano stati attribuiti agli assicurati. Questa riserva è relativa ai prodotti del segmento Vita dove il rischio finanziario degli investimenti a copertura di questa passività è sostanzialmente sopportato dagli assicurati.

Risultato a conto economico degli investimenti: somma della redditività corrente e dell’harvesting rate al netto delle spese di gestione sugli investimenti. Per approfondimenti si rimanda alla Nota metodologica sugli indicatori alternativi di performance nella Relazione Integrata Annuale e Bilancio Consolidato 2018.

Risultato operativo: utile del periodo prima delle imposte, al lordo degli interessi passivi relativi al debito finanziario, di alcuni redditi netti finanziari e dei costi e ricavi non ricorrenti. Per approfondimenti si rimanda alla Nota metodologica sugli indicatori alternativi di performance nella Relazione Integrata Annuale e Bilancio Consolidato 2018.

Sinistralità corrente: ulteriore dettaglio del combined ratio inteso come il rapporto tra:

  • costo dei sinistri di competenza dell’anno corrente + costo delle relative spese di gestione al netto dei relativi recuperi e della riassicurazione; e 
  • premi netti di competenza. 

Sinistralità delle generazioni precedenti: ulteriore dettaglio del combined ratio inteso come il rapporto tra:

  • costo dei sinistri di competenza delle generazioni precedenti + costo delle relative spese di gestione al netto dei relativi recuperi e della riassicurazione; e 
  • premi netti di competenza.

Soluzioni assicurative che incentivino comportamenti sostenibili e responsabili: le iniziative del settore privato integrano e promuovo le politiche pubbliche a sostegno di un modello di vita più sano e sostenibile. Sensibilizzare le persone e promuovere l’adozione di comportamenti in grado di prevenire i rischi o di ridurre l’intensità dei danni producono valore condiviso per tutti gli stakeholder coinvolti.

Stock granting: assegnazione gratuita di azioni.

Stock option: diritto per il detentore di acquistare azioni della Società ad un determinato prezzo d’esercizio (detto strike). Queste opzioni sono conferite gratuitamente.

Stranded asset: attivi investiti che possono perdere il proprio valore economico in anticipo rispetto alla durata attesa, a causa di cambiamenti normativi, forze di mercato, innovazione tecnologica, problemi ambientali e sociali associati alla transizione verso un’economia low-carbon. Sono tipicamente associati al settore del carbone e dei combustibili fossili, con un impatto indiretto anche sul settore delle utility e dei trasporti.

Strumenti a reddito fisso: investimenti diretti in titoli governativi e corporate, prestiti diversi, depositi a termine non inclusi nella voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, e depositi attivi di riassicurazione. Inoltre sono inclusi in tale categoria le quote di fondi di investimento che sono prevalentemente esposti agli investimenti di natura simile agli investimenti diretti classificati in questa asset class e/o con profilo di rischio analogo.

Strumenti di capitale: investimenti diretti in azioni quotate e non quotate, nonché fondi di investimento che sono prevalentemente esposti agli investimenti azionari, inclusi private equity ed hedge funds.

Sustainable Development Goal (SDG): 17 obiettivi contenuti nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, lanciata dalle Nazioni Unite.

Sviluppo di prodotti e servizi: le esigenze e le istanze dei clienti mutano ed evolvono costantemente in risposta ai cambiamenti di scenario, ai mega trend e alle innovazioni tecnologiche. Le compagnie devono essere in grado di individuare i bisogni e di aggiornare l’offerta in modo concreto e coerente con le aspettative e con il quadro normativo in costante evoluzione.

Termini omogenei: a parità di cambi e di area di consolidamento.