Il risultato operativo del segmento Danni ammonta a € 1.992 milioni (€ 1.944 milioni al 31 dicembre 2017). L’incremento del 2,5% è attribuibile principalmente al risultato degli investimenti e al contributo positivo delle Altre componenti operative.
La redditività operativa sugli investimenti del segmento Danni è pari a 5,2% (5,0% al 31 dicembre 2017).
Risultato tecnico
Risultato operativo del segmento Danni: risultato tecnico
(in milioni di euro) | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
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Risultato tecnico | 1.256 | 1.283 | -2,1% |
Premi netti di competenza | 19.597 | 19.510 | 0,4% |
Oneri netti relativi ai sinistri | -12.753 | -12.698 | 0,4% |
Spese di gestione assicurative | -5.468 | -5.419 | 0,9% |
Altri oneri tecnici netti | -122 | -110 | 10,3% |
Il risultato tecnico si attesta a € 1.256 milioni, in diminuzione del 2,1% rispetto al 31 dicembre 2017. Tale risultato comprende l’impatto di sinistri catastrofali per circa € 342 milioni, derivanti principalmente da tempeste, inondazioni e maltempo in Italia e Europa centrale. Eventi analoghi avevano pesato al 31 dicembre 2017 per € 416 milioni. Il risultato tecnico risulta influenzato dal maggior impatto di grandi sinistri man-made per circa € 125 milioni e dall’aumento della componente costi di acquisizione, conseguente allo sviluppo del volume premi precedentemente commentato.
Indicatori tecnici
(in milioni di euro) | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
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Combined ratio | 93,0% | 92,9% | 0,1 |
Loss ratio | 65,1% | 65,1% | 0,0 |
Sinistralità corrente non catastrofale | 68,9% | 68,5% | 0,4 |
Impatto sinistri catastrofali | 1,7% | 2,1% | -0,4 |
Sinistralità delle generazioni precedenti | -5,6% | -5,6% | -0,1 |
Expense ratio | 27,9% | 27,8% | 0,1 |
Acquisition cost ratio | 22,6% | 22,3% | 0,4 |
Administration cost ratio | 5,3% | 5,5% | -0,3 |
Il combined ratio di Gruppo si attesta a 93,0% (+0,1 p.p. rispetto al 31 dicembre 2017), confermandosi il migliore tra i peer del mercato. La variazione è interamente attribuibile all’andamento del tasso costi.
Con riferimento alla sinistralitàcomplessiva, che resta stabile al 65,1%, la sinistralità corrente non catastrofale aumenta di 0,4 p.p. per effetto di un maggior impatto dei citati grandi sinistri man-made per 0,6 p.p., concentrati prevalentemente nelle linee Global Corporate & Commercial. L’impatto derivante dai sinistri catastrofali è pari a 1,7% (2,1% al 31 dicembre 2017). Il risultato delle generazioni si mantiene stabile a -5,6%. Come di consueto, il Gruppo ha mantenuto una prudente politica di riservazione, confermata dal reserving ratio al 148%.
Per quanto riguarda i principali paesi di operatività, si confermano a ottimi livelli il combined ratio dell’Italia a 91,0% (+0,9 p.p. interamente derivante dall’aumento del tasso costi) e della Germania (92,7%; +0,2 p.p.), comprensivo di 2,7 p.p. di sinistri catastrofali per le diverse tempeste che si sono abbattute sul paese, parzialmente compensati dal positivo andamento della generazione corrente. Anche il CoR della Francia (99,9%; +1,4 p.p.) risente di 2,6 p.p. derivanti da tempeste e inondazioni. Migliora a 88,1% il combined ratio di ACEER, grazie anche all’assenza di sinistri catastrofali. Anche il CoR di Americas e Sud Europa migliora, attestandosi a 101,6%: lo scorso anno in Argentina si era verificato un adeguamento della riservazione locale per alcune classi di sinistri a seguito della dinamica inflattiva osservata durante il periodo.
Le spese di gestione assicurativa ammontano a € 5.468 milioni (€ 5.419 milioni al 31 dicembre 2017). Nel dettaglio, le spese di acquisizione aumentano a € 4.437 milioni (+2,2%), riflettendo l’aumento dei costi conseguente allo sviluppo della raccolta osservato nei paesi dell’Europa centro-orientale, in Francia e in Europ Assistance, nonché l’incremento in Italia per sostenere la raccolta non-auto. L’incidenza dei costi di acquisizione sui premi netti di competenza pertanto passa dal 22,3% al 22,6%. Le spese di amministrazione passano da € 1.076 milioni a € 1.030 milioni, evidenziando un calo del 4,2% a seguito principalmente della riduzione osservata in Germania, grazie all’efficientamento derivante dal programma di trasformazione SSYtL, e Americas. L’incidenza delle spese sui premi netti di competenza flette al 5,3% (-0,3 p.p.).
L’expense ratio si attesta pertanto al 27,9% (27,8% al 31 dicembre 2017).
Risultato finanziario
Risultato operativo del segmento Danni: risultato finanziario
(in milioni di euro) | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
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Risultato finanziario | 932 | 926 | 0,7% |
Redditi correnti da investimenti | 1.230 | 1.209 | 1,7% |
Altri oneri finanziari netti operativi | -298 | -284 | 5,1% |
Il risultato finanziario del segmento Danni si attesta a € 932 milioni (+0,7% rispetto al 31 dicembre 2017).
In particolare, risultano in aumento dell’1,7% i redditi correnti da investimenti a € 1.230 milioni, grazie a redditi derivanti dagli strumenti azionari. Le azioni intraprese dal Gruppo hanno comunque consentito di ottenere un ritorno corrente del 3,1% (3,0% al 31 dicembre 2017). Più nel dettaglio, i redditi derivanti da strumenti a reddito fisso flettono del 3,2% a € 616 milioni, riflettendo lo scenario di bassi tassi.
I proventi correnti da investimenti immobiliari - al netto degli ammortamenti - aumentano lievemente a € 255 milioni (€ 249 milioni al 31 dicembre 2017). Gli altri oneri finanziari netti operativi, che includono gli interessi passivi relativi al debito operativo e le spese di gestione degli investimenti, ammontano a € -298 milioni (€ -284 milioni al 31 dicembre 2017).
Altre componenti operative
Le altre componenti operative del segmento Danni, che includono principalmente le spese di gestione non assicurative, gli ammortamenti su attivi materiali e sui costi pluriennali, gli accantonamenti a fondi rischi ricorrenti e le altre imposte, ammontano a € -196 milioni (€ -265 milioni al 31 dicembre 2017) a seguito soprattutto di minori accantonamenti operativi in Germania.